1968. El legado de la utopía (L’eredità dell’utopia) di Antonio Elorza – Pop y Protesta

Lazio

Nel 1968, o meglio nei diversi Sessantotto, culminano i cambiamenti culturali e ideologici che avevano segnato i “felici ‘60” con l’aumento del tenore di vita, il protagonismo crescente della gioventù, la libertà sessuale e l’entrata in gioco delle crescenti aspettative di cambiamento politico.

Sono trascorsi oltre vent’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e, di fronte agli schieramenti che vanno consolidandosi con la Guerra Fredda, ovunque sembra necessario e possibile intraprendere una rivoluzione.

Da qui il salto all’utopia, che finirà per imporsi sugli stili di vita ma che a livello politico registrerà una serie di fallimenti nei quali svolgono un ruolo decisivo il maoismo e il conservatorismo: da Nixon a Brèžnev, dalla Democrazia Cristiana in Italia alla Spagna franchista, le realtà politiche infliggeranno un duro colpo alle utopie.

  • Antonio Elorza è Professore Emerito presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociologia della Universidad Complutense de Madrid. Inizialmente si è occupato di liberalismo, con la tesi L’ideologia liberale dell’Illuminismo spagnolo e Ragione e ombra. Una lettura politica di Ortega y Gasset (Anagrama Essay Prize), ha poi pubblicato una ricerca sull’ anarchismo, il comunismo, Nazionalismo basco e Islam. Collaboratore di El País, ha ricevuto nel 2016 il premio “El Correo”. Il suo ultimo libro è Utopías del ‘68 (Barcellona, passato e presente).

 

Programma completo dell’evento “Pop Y Protesta”

Ott 19 2018
Passato!
17:00 - 19:00

Luogo

Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma
Via di S. Eufemia, 13, 00187 Roma RM, Italia
Sito web
http://www.eehar.csic.es/