Alberto Rodriguez

Guida spagnola specializzata su Roma e con grande esperienza sull’eredità spagnola in Italia, Alberto Rodríguez è uno dei fondatori dell’operatore turistico “EnRoma” (www.enroma.com)

Come nasce e quale è l’obiettivo del progetto Guía En Roma ?

EnRoma.com nasce nel 2002 dopo la mia esperienza lavorativa in un’azienda turistica dedicata alla prenotazione online di hotel. Tante persone di lingua spagnola, sia sul posto di lavoro che per amicizia, mi chiedevano informazioni su Roma e così, dal momento che al tempo non c’erano molte pagine web dedicate alle informazioni turistiche in spagnolo, decisi di condividere le esperienze acquisite. Poco a poco, insieme alle informazioni molte persone chiedevano i servizi. Il passo successivo fu quindi aprire un’agenzia e un tour operator per creare e commercializzare i servizi e, sin dall’inizio, l’obiettivo fu quello di offrire servizi pensati e venduti su Roma senza intermediari e con originalità. Tutta questa parte commerciale da allora va in parallelo al costante aggiornamento delle informazioni, offrendo la nostra personale visione nell’ambito culturale e collaborando con grandi professionisti che conosciamo direttamente. E questi sono ancora i nostri obiettivi

Dove preferisce condurre i turisti, in posti storici e meravigliosi come Colosseo e centro storico o nei luoghi della Roma Segreta?

Come guida di Roma amo mostrare i luoghi più famosi e dove tutti sognano di andare, luoghi “complessi” con tanta storia e non solo. Per questo penso che raccontare, deliziare con le parole e creare una narrazione sia molto importante. Oltre il luogo da visitare, ciò che amo maggiormente è mettere corpo e anima in ciò che prima era solo immaginazione o che non si immaginava neppure.

Quale è il monumento che le piace maggiormente raccontare e far conoscere alla gente?

Non è esattamente un monumento ma un complesso, una costellazione in continua trasformazione che, come spesso accade a Roma, contiene molta vita e arte provienente da altre parti del mondo: la Real Academia de España en Roma. Lì mi sento come se potessi godermi allo stesso tempo la mitica Roma di Giano, la Roma che rinasce nel XV secolo per mano di un eroe cristiano come San Pietro e la Roma dei tanti artisti che attualmente vivono nell’Accademia. Un luogo che semplifica quell’altro aspetto per cui Roma può essere descritta come “viziosamente eterna”: quanto più mi piace, più la studio e più la visito. Quanto più la conosco, più mi piace.

Seppur non sia così, molti considerano che si esca da Roma non appena si varchi la soglia del Grande Raccordo Anulare. Guía En Roma organizza Tour fuori dal GRA?

Sì, e con grande successo. Ostia Antica e la zona etrusca di Cerveteri sono alcuni dei fantastici luoghi vicino a Roma che visitiamo maggiormente. Ma Roma è molto grande, quasi quanto la sua storia. Non dico che arriveremo a far visite alla Roma di Cadice (recentemente un temporale ha fatto scoprire importanti rovine di un acquedotto) o alla mia amata A Coruña, ma Roma e la sua provincia hanno sempre motivi per tornarci e non smettere mai di sorprendersi.

Molto spesso si dice che “Conoscere Roma, non basta una vita”. Pensa sia realmente così?

Oserei dire di più: Roma è una delle migliori testimonianze per sperare nell’eternità. Quante più cose sai di Roma, più vuoi saperne. Ci vuole vita, tempo, dedizione ma, allo stesso tempo, non è abbastanza. Abbiamo scoperto molte “Rome” durante la nostra vita qui ed abbiamo anche cambiato il nostro modo di vederla.

Avete previsto qualche visita o evento speciale per l’Anno Adriano?

L’anno scorso abbiamo proposto con grande soddisfazione visite dedicate a Traiano a Roma. Visite in cui scoprire luoghi della città legati alla sua vita e ascoltare storie nelle quali era protagonista. Quest’anno stiamo organizzando queste visite anche con Adriano come protagonista.

A livello estetico, probabilmente, Roma non ha eguali. Pensa sia di alto livello anche la qualità di vita?

La questione della qualità della vita penso che sia qualcosa di estremamente relativo. È una città che si fa perdonare, un po’ spudorata essendo anche consapevole del suo enorme fascino. Ci sono cose meravigliose nelle sue strade, nelle sue case, nella sua gente, nei suoi sapori e persino nella sua acqua che ti fanno rendere conto che, nonostante tutto, è meraviglioso viverci. Quelle soddisfazioni che te la fanno amare e ti fanno credere che la vita sia di alta qualità… anche se potrebbe essere di breve durata se non fai attenzione alle buche!

Roma è il quarto comune più grande d’Europa (1.285 kmq, ben 2 volte Madrid e addirittura 7 volte Milano) ma, molto spesso, i turisti identificano Roma esclusivamente con Colosseo, Fontana di Trevi e i fantastici monumenti del centro storico. Non ritiene sia riduttivo identificare Roma con quei (unici e meravigliosi) 15 kmq di territorio, eredità di uno stupendo passato, e che la vera Roma stia soprattutto altrove?

Penso che una buona definizione della Roma “autentica” sarebbe chiamarla teatro. Ci sono scenari ed attori ma l’azione non si sviluppa solo in quei luoghi. L’autentica Roma si trova sia nella guida turistica che lavora nel Colosseo sia in chi stanco, torna in bici a casa dopo lavoro sia in chi fa una passeggiata con i bambini alla Pineta Sachetti.

Che zona della periferia romana le chiama maggiormente l’attenzione?

La Via Appia Antica partendo da Porta San Sebastiano e il Parco della Caffarella. È un’area con ampi spazi verdi protetti che forma parte di un grande parco archeologico. È un’area periferica della città, vicino a San Giovanni in Laterano e alle Terme di Caracalla, che arriva fino ai Castelli. È ricca di luoghi meravigliosi che mi fanno sentire allo stesso tempo dentro e fuori Roma. Costituisce inoltre un paesaggio che sembra andare oltre il tempo.

Nel corso degli ultimi anni diversi quartieri, un tempo popolari e degradati tipo Pigneto e Ostiense, hanno vissuta una crescita esponenziale a livello di vivibilità e vita notturna. Quale pensa sia il prossimo quartiere destinato a cambiare e a richiamare l’attenzione di giovani e lavoratori?

Per esperienza personale ritengo che le zone di Conca d’Oro e Tufello, alle quali recentemente è arrivata anche la metro, sono quartieri in cui tanti amici e giovani coppie hanno deciso di cercare casa. Oltre al trasporto, anche parchi, locali ed edifici pubblici lo stanno rivalutando. Ad ogni modo, come scriveva Marco Lodoli, in Isole: guida vagabonda di Roma, ogni quartiere ha caratteristiche molto particolari ed è difficile per me valutare quale potrà essere un’area “alla moda” o in espansione.

Cosa cambierebbe di Roma?

Il funzionamento dei servizi amministrativi e i trasporti pubblici sono continuamente una fonte di lotte, tempo perso e ansia. Ad ogni modo ciò che cambierei è quella sensazione di rassegnazione che finisce per colpirci tutti e che sembra immobilizzare sia la pubblica amministrazione che tutti coloro che sono qui da poco tempo. Penso che alla fine vivremo in una città con poca fiducia nel futuro, con pochi progetti, che solo “aspetta” e non “spera”. Investiamo così tanto in sopravvivere nel presente che sembra che non pensiamo a migliorarla per i nostri figli.