La musica nei regni di Napoli e di Sicilia al tempo dei viceré

Concerto-spettacolo dell’Ensemble Jacaras, frutto di una ricerca storica sulle musiche italiane e spagnole del XVI e XVII secolo, eseguite con strumenti dell’epoca.
XXVI Festival musicale “Le Vie del Barocco” 2019 ET IN MELOS EGO
La musica spagnola e napoletana di quel periodo non presenta una netta distinzione tra colta e popolare. Accanto ai Tonos Humanos – ossia brani cantati per tre o quattro voci o per solista e strumento – nelle strade e nei palazzi nobiliari di Palermo e Napoli venivano eseguite le villanelle e i ritmi della tradizione popolare. I testi, scritti in un napoletano volutamente popolaresco, utilizzavano il vernacolo anche come forma di identità culturale nei confronti del dominio spagnolo e, in qualche caso, celavano doppi sensi politici, dove si riconoscevano un po’ tutte le classi.
La villanella descriveva con semplicità la vita dei quartieri di Napoli utilizzando metafore, proverbi, doppi sensi erotici ed espressioni onomatopeiche in un continuo gioco di travestimenti e linguaggio cifrato, rendendola uno dei generi più originali e seducenti della musica del Rinascimento e del primo Barocco.
Alternando le musiche ad un testo recitato, lo Jacaras Ensemble – con la cantante Debora Troìa, il chitarrista Paolo Rigano e il percussionista Matteo Rabolini – ricrea l’atmosfera ed il fermento culturale del sud Italia durante la dominazione spagnola tra XVI e XVII secolo.
Il testo, recitato da Debora Troìa, è tratto dal racconto “Canto perche’ l’amor non passa” di Gianfranco Perriera e narra la storia di una giovane donna, tra momenti lirici, comici e drammatici.
In programma musiche di Santiago De Murcia, Juan Hidalgo, José Marin, Antonio de Santa Cruz e brani popolari di autori anonimi.
Il mezzosoprano Debora Troìa è nata a Palermo, dove ha studiato canto lirico, rinascimentale e barocco. Collabora con la “Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana” e tiene concerti di musica da camera. Si è esibita in opere di Humperdink, Britten, Donizetti, Rossini, Mozart e Bizet.
Paolo Rigano ha studiato chitarra classica, liuto e tiorba. Ha inciso 12 CD per case discografiche nazionali ed internazionali, collaborando con importanti musicisti e partecipando a trasmissioni radiofoniche e televisive.
Il percussionista Matteo Rabolini si dedica dal 2006 allo studio della musica antica. Ha collaborato tra gli altri con L’Arpeggiata, Pedro Estevan, La Risonanza, Arte dei Suonatori, Holland Baroque, Academia Montis Regalis. Ha inciso per Deutsche Harmonia Mundi, Tactus e Warner.
Programma
Anonimo – Madonna tu mi fai lo scorrucciato Anonimo – I Sarracini adorano lu sole
Juan Hidalgo (1614 – 1685) – No querais dormir Josè Marìn (1618 -1699) – No piense menguilla ya Antonio De Santa Cruz XVII sec. – Jacaras
Josè Marìn (1618 -1699) – Niña como en tus mudanças Santiago de Murcia (1673 – 1739) – La Jotta
Anonimo – Fronni d’alia
Anonimo -Vurria ca fosse ciaola
Anonimo – La fimminisca
Santiago de Murcia (1673 – 1739) – Fandango Anonimo – Mi votu e mi rivotu
Anonimo -Tarantella
Prossimo appuntamento giovedi 12 settembre a Palazzo Ducale, Salone del minor consiglio. Ore 20 visita guidata a cura di Serena Bertolucci, direttore della Fondazione Palazzo Ducale; ore 21 concerto spettacolo “Pene d’amore e delitti d’onore: istantanea di un delitto shakesperiano”, con il flautista Massimo Mercelli e attori de La Quinta Praticabile.
- Set 06 2019
- Passato!
- 20:30 - 22:30
Luogo
Sito web
https://www.visitgenoa.it/Ingresso gratuito su prenotazione: tel, sms o WhatsApp 335-6314095
Il Festival musicale “Le Vie del Barocco” è la manifestazione di riferimento in Liguria per il repertorio musicale barocco, organizzata dal Collegium Pro Musica con il sostegno della Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore), della Regione Liguria, del Comune di Genova e di Aramis Alloys.Il XXVI Festival musicale “Le Vie del Barocco” è stato realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2019 del bando “Performing Arts. Con questo festival, Collegium Pro Musica è entrato a far parte di PERFORMING+, un progetto per il triennio 2018-2020 lanciato dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti non profit operanti nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.