Astrazione figurativa

Lazio

La Galleria d’arte contemporanea Honos Art presenta, all’interno del ciclo di mostre OFF SITE, “Astrazione figurativa”, la nuova personale dell’artista iraniana Marjan Fahimi.

Vernissage: 30 novembre  2019, ore 18.30.

La mostra odierna si muove alla ricerca di un aequilibrium, riuscito, tra realtà e pensiero spesso contrapposte nella storia recente dell’arte; e la risposta ci arriva da una terra lontana, l’antica Persia. Le opere di Marjan Fahimi parlano di un grande lavoro di ricerca stilistica unita a una tecnica esperimentale, per lo più stratificata, che si inserisce nel solco di artisti iraniani con valenza internazionale che hanno smosso le acque come Marcos Grigorian (1925-2007), Shirin Neshat (1957), Monir Shahroudy Farmanfarmaian (1922-2019), Faramarz Pilaram (1937-1982), Parviz Tanavoli (1937), Massoud Arabshahi (1935-2019), Charles Hossein Zenderoudi (1937), Aydin Aghdashloo (1940), Parastou Forouhar (1962), Reza Aramesh (1970), Abbas Kiarostami (1940-2016), Sadegh  Tirafkan (1965-2013), ecc.

Marjan Fahimi si immette in questa linea di profondo rinnovamento dell’arte contemporaneo persa portando in dote il concetto di sintesi tra l’essere astratto e il raccontare figurativo in uno dei tanti supporti dove vivono e si muovono le sue opere.  L’artista riesce ad arrivare al complicato sunto di un doppio racconto tra astratto e figurativo, tra il disegno in apparenza veloce di idrometeore e le emozioni che queste masse atmosferiche trasmettono all’intelletto dell’artista. Nuvole animate di forme evolute attraverso un uso sapiente della materia, talvolta accentuata e tal volta diluita, che parlano di fisicità tangibile unita ad una multiforme dimensione spirituale.

Il colore blu, a testimonianza della sua affinità con l’essere immateriale e spirituale, diventa un’agorà ideale per l’incontro tra l’astratto e il concettuale, tra la poesia e la figura che la sua opera plastica fonde e congiunge così bene fino a creare un tutto organico. Una sintesi magica, giudicata impossibile ma che si avvera nella sua pittura, nella sua astrazione figurativa a riprova della vivacità e contemporaneità dell’arte iraniana. Le emozioni della memoria segnano, quindi, il punto d’incontro tra essere e avere, tra spiccare il volo e volare, tra desiderare e accadere, tra vivere e sognare.

Nov 30 2019 - Dic 21 2019
Passato!
18:30 - 13:30

Luogo

Honos Art
Via Tito Omboni, 00147 Roma RM, Italia